CONSUNTIVO DELLA COMMISSIONE BIOLOGIA
DELL’ASSOCIAZIONE AMICI DI SCOLOPAX - ONLUS
SUL PRELIEVO DI BECCACCE (Scolopax rusticola)
EFFETTUATO NEL CORSO DELL’ANNATA VENATORIA 2002/03
Nell’ambito delle ricerche finalizzate all’avvento di pratiche di gestione faunistico-venatoria anche sulla selvaggina migratoria e grazie all’avvento della nuova metodologia per la lettura delle ali di beccaccia messa a punto dal Club National des Bécassiers (CNB - FR) l’associazione Amici di Scolopax – onlus, attraverso la preposta Commissione Biologia, si è incaricata della raccolta e della successiva lettura delle ali sul territorio nazionale. Sarebbe ovviamente opportuno focalizzare l’attenzione non su quanto ottenuto in questo primo anno di indagini ma, come previsto dalla FANBPO (Federazione delle Associazioni Nazionali di Beccacciai del Paleartico Occidentale), su almeno un triennio di studi al fine di ben comprendere ed approfondire le caratteristiche peculiari intrinseche ed estrinseche della specie in oggetto.
Col patrocinio del Ministero delle Politiche Agricole e Forestali negli anni 2002 e 2003 è stato attuato il Progetto AliregAli che, considerato progetto pilota nel primo anno di attuazione (a.v. 2001-02), ha permesso alla Commissione Biologia di chiarire alcuni aspetti del prelievo venatorio di beccacce sul territorio nazionale.
Dallo studio delle ali raccolte si è ottenuto il necessario per pubblicare un lavoro al III International Symposium on Wild Fauna svoltosi ad Ischia (NA) dal 24 al 28 maggio u.s. Tale pubblicazione fa riferimento alla lettura delle ali raccolte, attraverso la collaborazione di tanti cacciatori che hanno collaborato all’iniziativa, fino ai primi giorni di marzo; solo successivamente è stato aggiunto un cospicuo numero di reperti consegnati postume che hanno permesso di valutare quanto di seguito succintamente riportato.

Totale ali raccolte e lette nell’anno 2003
 
Marzo
Maggio
Ali raccolte
422
513
Ali lette
410
494

Materiali e metodi


Le ali, raccolte da un vasto numero di cacciatori collaboratori, prelevate ed imbustate sono state spedite all’associazione Amici di Scolopax che, sotto la supervisione del Dott. Jean Paul Boidot, Presidente del CNB Francese e massimo esperto di beccacce, sono state sottoposte a lettura mediante il metodo della “muta sospesa”.
Le ali oggetto di studio sono pervenute da tutto il territorio nazionale ed in particolar modo dalle regioni centrali, meridionali ed insulari (40,5%, 41,2% e 17,1% rispettivamente); la quota parte di reperti spedita dalle regioni settentrionali si è attestata solo intorno al 4,2%. Il numero di ali raccolte e spedite è chiaramente in linea con la presenza di AdS sul territorio ossia all’aumentare del numero di soci aumenta il numero di campioni recuperati. La raccolta ha comunque interessato la maggior parte delle provincie nazionali (Figura 1) ed è per tale ragione che nonostante il numero di reperti non elevatissimo (n = 494), si può ritenere che la popolazione studiata (Tabella 2) sia abbastanza rappresentativa della popolazione di beccacce svernanti in Italia.

Figura 1. …Province di provenienza dei reperti esaminati
A.V. 2002-03
Ali raccolte (N.)
Giovani (N.)
Adulti (N.)
Age-ratio (%)
Sex-ratio (%)
Media peso (gr.)
Nord
22
20
2
90,91
n.d.
313,71
Centro
200
138
62
69
62
305,63
Sud
202
156
46
77,23
47,62
272,96
Isole
70
43
27
61,43
47,83
290,89

Tabella 2. Confronto dei parametri biologici esaminati in relazione al comprensorio Nazionale considerato (Nord, Centro, Sud, Isole).

Risultati


Il prelievo venatorio nel corso della passata stagione (Grafico 1 e 2), ha rispettato l’andamento medio annuale nonostante si sia registrato un minor numero di presenze su tutto il territorio nazionale, fattore quest’ultimo imputabile sicuramente, a nostro parere, a questioni d’ordine climatico, meteorologico e migratorio che non ad una netta diminuzione degli effettivi della specie. Quanto appena accennato è ancor più vero se si considera che la diminuzione di soggetti svernanti e/o di passo in Italia ha interessato tante altre specie di avifauna tra le quali alcune di non interesse venatorio (Irundinidi).

L’Age-ratio, ossia la percentuale di giovani sul totale della popolazione e che fornisce una stima indiretta dell’andamento della precedente stagione riproduttiva, si è attestato su valori medi del 73% per i giovani e 27% per gli adulti; al contempo la Sex-ratio si è attestata su valori di 50% vs 50% ma occorre precisare che tale rapporto m/f non è, in questa indagine preliminare, molto attendibile in quanto scarsa è stata la collaborazione dei partecipanti alla raccolta dati. Ancor’oggi non esiste la possibilità di stabilire effettivamente il sesso di una beccaccia attraverso l’osservazione del fenotipo; il sessaggio dunque può effettuarsi solo attraverso asportazione dei visceri dalla cavità addominale, operazione che è stata purtroppo effettuata solo sul 15% degli animali prelevati.
Il metodo della “muta sospesa” permette di identificare ben 6 classi di giovani (J) e nove classi di adulti (A). In tabella 3 si riportano i dati inerenti la cotation (lettura dell’ala) dei soggetti prelevati la scorsa annata venatoria:
Cotation
OTT
NOV
DIC
GEN
Tot.
JC1
2
34
26
26
88
JC2
2
10
3
3
18
JC3
4
17
6
10
37
JC4
1
29
7
9
46
JC5
6
67
24
15
112
JC6
5
37
12
5
59
An+1C1
0
10
2
3
15
An+1C2
0
1
3
0
4
An+1C3
0
4
1
3
8
An+1C4
0
5
1
2
8
An+xC1
0
8
2
6
16
An+xC2
0
5
1
1
7
An+xC3
0
2
0
0
2
An+xC4
0
1
3
1
5
AC0
4
29
19
17
69
Totale
24
259
110
101
494

Tabella 3. Numero, epoca del prelievo e classi d'età delle beccacce (Scolopax rusticola) prelevate nell´a.v. 2002/03
Abbastanza visibile già dalla precedente tabella è come procede l’andamento del passo di beccacce in Italia: giungono per i primi i soggetti giovani accompagnati da alcuni adulti (probabilmente femmine) già nel mese di ottobre; nel mese di novembre giungono tutte le classi d’età benché persista una netta prevalenza delle classi giovani (JC1 – JC6); in dicembre e gennaio persiste il massiccio arrivo di alcune classi di giovani (JC1, JC5 e JC6) mentre diminuiscono le altre classi della stessa categoria. Fa eccezione la categoria JC6 che non è in aumento nel mese di gennaio. In tale mese l’arrivo degli adulti si mantiene sui livelli del mese precedente.
Dai dati riportati nella tabella precedente è possibile identificare in che misura (%) e su quali classi d’età il prelievo venatorio abbia inciso maggiormente (Grafico 4). Elaborando inoltre tali dati in relazione all’epoca del prelievo (Grafico 5) si denota come, indipendentemente da fattori ambientali e/o specie-specifici, il prelievo venatorio sia andato ad inficiare maggiormente, e nel corso di ogni mese (Ott. – Gen.), sulle classi JC1, JC4 (no nel mese di ottobre), JC5 e JC6 per i giovani, e An+x C1 (solo nei mesi di Nov. e Gen.) ed AC0.

Ogni collaboratore alla raccolta nel compilare la scheda stampata sulle buste per la raccolta fornite da AdS, doveva riportare non solo i riferimenti geografici della località dove era stato effettuato il prelievo, ma anche dati inerenti il soggetto in questione tra cui il peso. Diversamente da quanto tramandato culturalmente, attraverso la valutazione del peso del capo abbattuto non si può asserire con certezza il sesso (Tabella 4). Le oscillazioni ponderali riscontrate nelle differenti classi d’età evidenziano, inoltre, come non sia possibile asserire che l’età dei soggetti sia direttamente collegata al loro peso (Tabella 5).
OTTOBRE
NOVEMBRE
DICEMBRE
GENNAIO
decadi
1
2
3
1
2
3
1
2
3
1
2
3
maschi
290,1
305,7
304,9
300,2
303,5
312,8
312,6
303,8
322,7
322,5
323,5
329,8
femmine
320,3
327,5
317,5
322,5
306,7
311,3
312,3
306,7
325,2
319,3
309,2
322,7
no sex
303,6
300,2
303,6
302,8
310,9
314,5
303,9
305,9
306,5
312,2
315,2
322,0
Media
304,7
311,1
308,7
308,5
307,0
312,9
309,6
305,5
318,1
318,0
315,9
324,8

Tabella 4. Peso del capo abbattuto in relazione al sesso
CLASSE
PESO MEDIO
CLASSE
PESO MEDIO
CLASSE
PESO MEDIO
CLASSE
PESO MEDIO
JC1
304,83
An+1C1
306,49
An+xC1
311
AC0
308,71
JC2
297,21
An+1C2
310
An+xC2
303
JC3
300,15
An+1C3
281,25
An+xC3
310
JC4
299,51
An+1C4
287,65
An+xC4
313,75
JC5
304,56
Media
296,34
Media
309,43
JC6
309,12
Media
302,56

Tabella 5. Peso del capo abbattuto in relazione all’età.
Di certo, però, si può asserire che l’andamento del peso vivo delle beccacce svernanti e/o di passo in Italia oscilla nel corso del tempo in relazione alle date d’arrivo (Grafico 6). In linea di massima le beccacce giungono in Italia a partire dalla prima decade di ottobre con un peso vivo pari a circa 304 gr. e fino all’ultima decade di gennaio accumulano riserve corporee tali da registrare un peso vivo di circa 323 gr.. È risaputo che le beccacce viaggiano in piccoli gruppi ed chiaramente visibile dal grafico sottostante: al sopraggiungere di ulteriori contingenti migranti (II decade di novembre, I-II decade di dicembre e II decade di gennaio) si registra un calo nel peso vivo medio nazionale.
Orbene, non disponendo ancora di dati generali inerenti la dinamica di popolazione della beccaccia e le oscillazioni annuali a cui tale specie sembra essere sottoposta, anche e non ultimo il prelievo venatorio, si ritiene opportuno regolamentare ulteriormente il prelievo attraverso sistemi e metodi quali quelli suggeriti dalle associazioni specialistiche nonché dalla FANBPO Italia e dalla FANBPO Internazionale. Sarebbe inoltre auspicabile che chi di dovere permettesse alle Associazioni specialistiche la possibilità di approfondire le conoscenze in merito alla popolazione di Scolopax rusticola svernante e/o di passo sul territorio nazionale.

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